Il 12 maggio 2013, oltre ad essere l’inaugurazione dell’associazione culturale Gammazita, rappresenta senza dubbio anche la prima data di una lunga serie di missioni che gli attivisti hanno portato avanti nel, con e per, il quartiere in cui sorge.
Partendo dalla ferrea volontà di strappare al degrado dilagante il quartiere del Castello Ursino, i soci fondatori insieme ad un gruppo di volontari, si sono fin da subito impegnati in azioni di Guerriglia Gardening e di allestimento urbano al fine di abbellire l’intera zona, attraverso il verde e le piante, e renderla vivibile per tutti i suoi abitanti e non solo.
Diverse le azioni mirate: la pulizia del territorio limitrofo dalla rotaie alle piazzette vicine, l’istallazione di un canestro da basket per a disposizione per il gioco dei più giovani in piazza Magazzini, un orto urbano, realizzato in piazza Federico di Svevia e fruibile da tutti che viene curato non solo dai volontari ma anche dai residenti, la posa e la decorazione di grandi vasi di terracotta che impediscono il posteggio in piazza, e molte altre piccole ma significative azioni.
Gli “attacchi d’arte ambientale” di Gammazita pongono l’accento sulla filosofia del riciclo, dell’handmade e della creatività artigianale, utilizzando, per esempio: vecchie bottiglie di plastica per ospitare piante e fiori situate davanti l’associazione e per le strade vicine come via Auteri, copertoni di automobili dismessi e trasformati in coloratissimi portavasi che ospitano fiori e piante, pallet trasformati in comode sedute messe a disposizione di chiunque si trovi a passare e voglia riposarsi in piazzetta; ed ancora cassette della frutta che diventano librerie della condivisione spontanea di letture e tanto altro.
Il Verde Liberato è quindi uno dei perni fondamentali di cui si serve Gammazita per compiere una profonda riqualificazione urbana del quartiere, precedentemente adibito a mero posteggio abusivo in balia del logoramento e dell’abbandono.
La noncuranza e la sufficienza con cui era stato trattato fino a quel momento il Castello Ursino e la parte che lo vede imponente protagonista è stata spazzata via dall’incontenibile pulsione di cittadini comuni che, collaborando ogni giorno insieme, hanno saputo rendere unica e speciale una zona dimenticata rendendo giustizia ai beni culturali presenti.
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